Mattino: visita alla Basilica di Sant’Ambrogio.
La basilica, fondata alla fine del IV sec. d.C. proprio per volontà di Ambrogio vescovo ha subito nei secoli successivi numerose trasformazioni: tra il IX e l’XI secolo ha acquisito la veste romanica con cui la conosciamo oggi. Dotata del quadriportico antistante la facciata, dei due campanili e del prezioso apparato scultoreo in stile romanico, fu arricchita anche all’ interno di capolavori come il celeberrimo altare d’oro di Vuolvinio (IX secolo) e il ciborio ottoniano che lo sovrasta, insieme al sarcofago di Stilicone, di età tardo romana, trasformato in ambone.
Esploreremo anche altri spazi del complesso, come il portico della canonica, attribuita a Donato Bramante, il sacello di San Vittore in Ciel d’oro, custode di un rivestimento a mosaico del V secolo, recante il più antico ritratto di Ambrogio, e infine il Museo, con reperti paleocristiani, oggetti liturgici gotici e rinascimentali e opere di grandi pittori, come il Bergognone.
Da S. Ambrogio raggiungeremo a piedi Palazzo Reale, passando per via Cappuccio dove visiteremo, racchiuso nel palazzo privato Uccelli di Nemi e aperto per noi, il chiostro quattrocentesco delle Umiliate, ultima testimonianza dell’ex monastero di Santa Maria Maddalena al Cerchio.
Ore 14.30: Palazzo Reale, visita alla mostra Jeronimus Bosch e l’Europa meridionale.
Il progetto espositivo, a cura di Bernard Aikema e Fernando Checa, frutto di una lunga ricerca accademica, intende illustrare il successo del pittore olandese (1453-1516) quale creatore di visioni fantastiche, in relazione alle tendenze del collezionismo del tempo e alla ricezione artistica da parte del Rinascimento spagnolo e italiano. Legami importanti con l’arte di Bosch si colgono infatti in opere di primissimo piano, tra gli altri, di Tiziano, El Greco e il bresciano Savoldo.