L’arte migliora la vita!

Benvenuti sul sito dell’Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Pavesi APS, associazione di promozione sociale affiliata alla FIDAM (Federazione Italiana degli Amici dei Musei).
La FIDAM è membro della Federazione Mondiale degli Amici dei Musei (WFFM, World Federation of Friends of Museums con sede a Bruxelles che raccoglie circa 3 milioni di volontari culturali riuniti nelle federazioni nazionali).

Prossimi eventi

Riservato ai Soci

Venerdì 8 novembre: Bologna. Visita alla mostra di  Ligabue,  San Petronio  e complesso di Santo Stefano

Mattino visita alla mostra dedicata ad Antonio Ligabue, un grande pittore espressionista italiano.Le opere esposte [...]

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Riservato ai Soci

Sabato 23 novembre: Genova-Palazzo Ducale-Berthe Morisot e museo Chiossone

Mattino: visita guidata alla mostra “Impression, Morisot” la prima grande mostra in Italia sulla figura di [...]

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Riservato ai Soci

Mercoledì 4 dicembre: Milano. Munch a Palazzo Reale e visita alla casa Boschi Di  Stefano

Con le guide di Ambarabart quest’anno visiteremo in mattinata l’ampia retrospettiva che racconta l’intero percorso [...]

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Tour inaugurale del Parco dello splendore
22 giugno
 Clicca per il programma

 

IL PARCO DELLO SPLENDORE
Visite guidate gratuite per le scuole su prenotazione

Per iniziativa degli Amici dei Musei pavesi, e nell’ambito del progetto “Il Parco dello Splendore”
finanziato dal bando PIC di Regione Lombardia, sono organizzate, dal 2 al 6 maggio, visite guidate, per scuole secondarie di primo e secondo grado, volte alla conoscenza e valorizzazione di percorsi storici e artistici che hanno lasciato importanti testimonianze monumentali in un territorio che comprende Pavia, Certosa e Belgioioso.
Il progetto prevede anche la realizzazione di materiali di approfondimento e di supporto agli insegnanti sul periodo longobardo e visconteo-sforzesco. Questi materiali saranno messi a disposizione di tutti coloro che ne faranno richiesta a partire dal mese di maggio

Per richiedere le schede Vedi Locandina

 

Noi Sosteniamo

La cripta di sant’Eusebio “il nostro luogo del cuore”

Isolata in piazza Leonardo da Vinci, la cripta è ciò che rimane di una chiesa di probabile fondazione longobarda, riconosciuta come cattedrale ariana della città e ricordata da Paolo Diacono negli anni del re Rotari (636-652). Ridedicata a Sant’Eusebio dopo la conversione dei longobardi al cattolicesimo, la chiesa fu ricostruita nell’XI secolo, variamente rimaneggiata tra Cinque e Seicento e parzialmente ricostruita nel Settecento; passata nell’Ottocento in proprietà dell’Ospedale San Matteo, venne adattata ad un utilizzo ospedaliero.

Per fare spazio al Palazzo della Posta, nel 1923 la chiesa fu demolita, ma la cripta affrescata sopravvisse, nascosta sotto una montagnola, nella sistemazione della piazza ingrandita con l’annessione del giardino di palazzo del Maino. Negli anni Sessanta è stata riportata alla luce dal Comune che ne è il proprietario e sottoposta a un’operazione di consolidamento; gli affreschi sono stati staccati, restaurati, ricollocati su calotte in vetro resina, che seguono l’andamento delle volte, e protetti con l’attuale copertura su pilastri di cemento armato.

Già dall’esterno il complesso si rivela di notevole interesse: risalgono probabilmente all’epoca longobarda la muratura e le tombe alla cappuccina, disposte radialmente attorno al circuito absidale.

Il suggestivo interno a oratorio – scompartito in cinque navate da quattro file di colonnine, su cui poggiano le volte a crociera – documenta, invece, la ricostruzione dell’undecimo secolo. Di particolare interesse sono i capitelli delle colonnine, alcuni dei quali hanno una struttura ad alveoli triangolari forse di origine longobarda (un possibile reimpiego dall’edificio più antico), o forse risalenti all’XI secolo. Sono rimaste ampie tracce della decorazione affrescata, probabilmente databile alla seconda metà del XII secolo, che doveva interessare l’intero invaso interno.

Dalla metà degli anni Settanta la cripta, che è una sezione dei Musei civici, è aperta al pubblico o su prenotazione o in occasioni speciali. Il periodo forse di maggior visibilità è stato durante e a ridosso della mostra su I longobardi. 
Un popolo che ha cambiato la storia
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quando gli Amici dei Musei e Monumenti Pavesi si sono fatti carico della sua apertura durante i fine settimana da settembre a dicembre 2017 e poi nell’estate successiva. In quel periodo la cripta è stata visitata da quasi 25.000 persone pavesi e non.
Nell’estate 2018 è stata anche set per il film Le aquile randagie del regista Gianni Aureli, che racconta le vicende di un gruppo scout che, clandestinamente, proseguì le sue attività durante il fascismo.

Gli Amici dei musei pavesi hanno “adottato “la cripta iscrivendola nel censimento dei Luoghi del cuore del Fai nel 2020.

Il 25 febbraio è stata resa nota la  classifica finale del Censimento
Per la cripta di Sant’Eusebio, che gli Amici hanno sostenuto con grande impegno attraverso il Comitato “Per la cripta di Sant’Eusebio”, il risultato è stato ottimo: con 8781 voti, prima a Pavia e provincia, 4 in Lombardia, e 33° su  oltre 39500 Luoghi del Cuore!
E’ stato un risultato importante, che denota l’attenzione e l’interesse dei pavesi per un luogo così centrale nel percorso storico e architettonico della città, che necessita di un intervento di valorizzazione e restauro. 
Tanti hanno collaborato con gli Amici dei Musei nel Comitato: i testimonial, gli esercenti di Pavia, gli insegnanti che hanno voluto inserire la partecipazione al censimento nei loro percorsi di educazione alla cittadinanza, gli studenti che hanno accolto questa proposta  e tutti i cittadini, pavesi e non,  che hanno votato on line o firmando fuori dai supermercati,  nei mercati ,nelle librerie, nei diversi negozi, nei nostri Musei.
Purtroppo il Comune, proprietario del bene, non ha presentato alcun progetto per la riqualificazione del monumento, per cui, ancora una volta, nel 2022 gli Amici hanno iscritto la cripta nel censimento dei Luoghi del cuore FAI ottenendo buoni risultati.

Riteniamo di avere almeno il merito di averla fatta conoscere e apprezzare, tanto che il Dipartimento di ingegneria e architettura dell’Università di Pavia, con la prof. Olimpia Niglio, ha dedicato un corso allo studio del monumento, elaborando progetti per la ristrutturazione.

Il modello ligneo del Duomo restaurato e raccontato in un libro
Continua sulla Provincia Pavese

Gli Amici dei Musei, vicini ai medici e agli infermieri del San Matteo, hanno contribuito alla loro sicurezza donando 70.000  guanti sanitari direttamente consegnati all’ospedale

 

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