venerdì 20 novembre ore 17:00
Lezione 1: Milano (IV-XII secolo)
Capitale dell’impero romano dal 286 al 402, Milano conserva un ricco patrimonio artistico di epoca paleocristiana. Se il complesso della cattedrale doppia del IV secolo è noto grazie agli scavi archeologici, è possibile ammirare alcuni edifici voluti dal vescovo Ambrogio (374-397), come San Simpliciano e San Nazaro. A un’epoca di poco successiva risale un monumento destinato a fare scuola: la chiesa a pianta centrale di San Lorenzo, forse cattedrale ariana.
Milano continuò a essere un centro molto importante per l’architettura e per le arti figurative. Alcuni episodi nodali dell’alto medioevo sono giunti fino a noi: il sacello di San Satiro, l’arredo liturgico di Santa Maria d’Aurona, l’altare di Vuolvinio a Sant’Ambrogio, gli splendidi avori conservati presso il Castello Sforzesco.
Nell’XI e nel XII secolo, poi, Milano fu il fulcro di una “rivoluzione” nel modo di costruire. Nel 1030 il monetiere Benedetto Rozo promosse la costruzione della chiesa del Santo Sepolcro, una vera e propria riproposizione dei luoghi di Gerusalemme. Probabilmente furono gli incendi del 1071 e del 1075 a dare la spinta decisiva alle ricostruzioni di edifici destinati a loro volta a fare scuola: Sant’Ambrogio, San Nazaro, San Giorgio al Palazzo, San Celso e altri.
Nella lezione ci si soffermerà sull’impatto che il modello di Sant’Ambrogio ebbe sull’architettura del tempo: è il caso di San Michele di Pavia, San Sigismondo di Rivolta d’Adda, San Savino di Piacenza e altri edifici ancora.